Non è certo un atto di fede concepire corpo e psiche come due entità strettamente integrate e coordinate ma, se ci facciamo caso, anche molte nostre espressioni verbali sono di tipo psicosomatico.
Espressioni come “ho la pelle d’oca, ho il cuore in gola, sento un pugno nello stomaco, mi fa venire il prurito, questa cosa non la digerisco” e via dicendo, sono molto frequenti nella nostra quotidianità. Psicosomatica, dunque, è proprio lo studio di come le emozioni, i pensieri, lo stress, le tensioni emotive, i conflitti, i problemi relazionali, si esprimono anche a livello corporeo (somatizzazione) sottoforma di sintomi di malessere che possono diventare malattia dermatologica, cardiovascolare, gastrointestinale, respiratoria e così via. La somatizzazione avviene quando i vissuti che non trovano uno spazio adeguato di elaborazione psichica, trovano un altro modo di esprimersi.
Si osserva per esempio nella colite (stipsi e diarrea) il tentativo da parte di una personalità spesso rigida di eliminare pensieri ed emozioni tramite le feci, c’è un forzato autocontrollo nell’ipertensione con frequente inibizione dell’aggressività, mamme iperprotettive che portano difficoltà di svincolo ed autonomia nel paziente asmatico, un pianto represso nell’orticaria, parole infuocate trattenute nell’herpes, la maschera di perfezionismo nelle cefalee, “fame di vita” nell’insonnia, mal di vivere con rabbia repressa e insoddisfazione nella fibromialgia e nella sindrome da fatica cronica, emozioni che bruciano nell’eczema.
Si consideri poi la vastità di sintomi neurovegetativi del disturbo ansioso, che avvertiti come sensazione di profondo malessere corporeo non fanno che incrementare la risposta psicologica ansiosa: difficoltà alla respirazione, senso di oppressione toracica, fame d’aria, respirazione accelerata, dolore toracico, senso di testa leggera, vertigini, sensazione di instabilità e mancato equilibrio, svenimento imminente, formicolio a parti del corpo, vampate di calore o di freddo, sensazione di soffocamento, difficoltà alla deglutizione, sensazione di “nodo in gola”, bocca asciutta, battito cardiaco accelerato o non regolare, sudorazione eccessiva, senso di debolezza e stanchezza (specialmente agli arti inferiori), tremori, bisogno frequente di urinare, colite, tensione muscolare.
Il sintomo e soprattutto la causa in questo modo resta; farmaci chimici o omeopatici, lo stile di vita, una sana alimentazione e lo sport sono essenziali accortezze per la salute del corpo ma in presenza di psicosomatica, il corpo trasmette un chiaro messaggio “continui a non voler vedere o fare i conti con una certa situazione-emozione e ho bisogno di ribellarmi a questa tua indifferenza non risolutiva”. Questo dice il corpo.
Tentare di soffocare il sintomo come meglio si può senza guardare al suo significato significa rinvigorirlo e cronicizzarlo, in molti casi si assiste ad un vero e proprio passaggio da un sintomo all’altro; il corpo non smetterà di inviare messaggi, cambierà nel caso solo il canale di trasmissione.
Per troppo tempo abbiamo considerato l’espressione “mens sana in corpore sano” dimenticando che è assolutamente e principalmente vero il viceversa: CORPORE SANO IN MENS SANA.