Per “stress” si intende una sensazione di pressione più o meno conscia, fisica e/o psicologica, cui l’organismo vivente reagisce tramite meccanismi di adattamento, sia organici che mentali. Spesso purtroppo il nostro organismo non ce la fa a compensare questa situazione innescando i consueti meccanismi di adattamento, per cui corriamo il rischio di entrare in una situazione disfunzionale, o peggio patologica, con tutte le conseguenze che si possono avere dal punto di vista psicologico (ad esempio instabilità dell’umore, irritabilità, insonnia, agitazione o depressione) e fisico (aumento o diminuzione dell’appetito, turbe del ciclo mestruale, sintomi cardiovascolari, insonnia, dolori muscolari, stanchezza eccessiva, colite, gastrite fino addirittura ad alcune forme di alopecia).
Per cercare di gestire al meglio il benessere del nostro corpo e della nostra mente, adattandoci agli inevitabili ritmi odierni senza sovraccaricarci inutilmente di farmaci, possiamo avvalerci dei numerosi ed efficaci rimedi fitoterapici che la natura ci offre da millenni e di cui ormai sappiamo sfruttare al meglio le qualità curative e preventive.
Ginseng (Panax quinquefolium)
E’ la pianta più rinomata nella gestione dell’adattamento dell’organismo allo stress. Di essa si utilizza la radice, da cui si ottiene un estratto ricco di proprietà tonico-stimolanti, particolarmente efficace per trattare stati di prostrazione nervosa, esaurimento mentale e disordini gastrointestinali quali mancanza d’appetito, cattiva digestione e nausea. Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus)
Chiamato anche “Ginseng siberiano” è un aiuto eccellente. Oltre ad aumentare la concentrazione, l’attenzione e la resistenza alla fatica, aiuta a “regolare” la secrezione di ormoni, favorendo il ripristino di uno stato di equilibrio fisiologico. Inoltre stimola la produzione di globuli bianchi, aiutando negli stati di convalescenza o di astenia. Anche di esso si utilizza l’estratto essiccato della radice.
Guaranà (Paullinia cupana)
Di questo vegetale, molto popolare fra gli indigeni e i minatori brasiliani per combattere la fatica si utilizzano i semi, che contengono un’alta concentrazione di Guaranina, sostanza identica alla caffeina che ha eccellenti proprietà stimolanti, toniche ed eccitanti e che a dispetto del caffè viene assorbita dall’organismo più lentamente: un vero e proprio stimolante a “rilascio prolungato”!
Echinacea (Echinacea angustifolia)Si annovera fra le piante “protettive” contro i danni dello stress. L’estratto della radice infatti fa aumentare la resistenza dell’organismo alle infezioni che uno stato di affaticamento psicofisico prolungato può causare, stimola il sistema immunitario, la produzione di globuli bianchi e ha anche una blanda azione antibatterica.
Unghia di gatto (Uncaria tomentosa)
La corteccia di questo arbusto vanta proprietà immunostimolanti e potenzialmente antivirali, ma più che altro è un potente antinfiammatorio, efficace soprattutto per i dolori reumatici ed articolari, utile quindi per ridurre i sintomi da eccessivo affaticamento. Si consuma generalmente come estratto secco.