La fase di vita che tuttora continuiamo ad attraversare, tra alti e bassi, ha visto tutti protagonisti compresi i bambini e gli adulti in qualità di genitori e insegnanti.
La ripresa delle attività scolastiche ha reso l’impatto di questa nuova modalità di fare ancora più forte; i bambini sono sottoposti ad ulteriori regole oltre quelle scolastiche, questa volta si tratta di regole ad alto valore emotivo. Finiscono così per ritrovarsi a non potersi più abbracciare tra loro, a non poter più scambiare oggetti, a non condividere più la merenda. Ognuno ha il proprio spazio ben delineato e deve “resistere” alle tentazioni di lasciare libertà all’espressione delle proprie emozioni.
Tutto quanto ciò non può essere un contenuto gestito dai soli bambini ma è utile che sia accolto dagli adulti intorno, genitori ed insegnanti. E’ importante riuscire ad essere centrati in questo momento storico per permettere ai bambini di sperimentare le loro emozioni in piena libertà e senza limitazioni. Questo passaggio può essere accolto dai genitori attraverso l’ascolto empatico e la condivisione dei vissuti circa le emozioni più forti come l’ansia, l’angoscia, la tristezza e la rabbia. Ogni qualvolta un bambino sa di non essere da solo a provare una certa emozione, si sente più forte e motivato ad esternarla.
L’espressione dei propri bisogni e dei propri sentimenti e stati d’animo permette al bambino di riuscire a rappresentarsi quello che sta accadendo. L’adulto può provare a stimolarlo nel dare una forma, un colore a quello che sente. Ciò è utile con l’obiettivo di trasmettere loro il messaggio che anche le emozioni forti da vivere e gestire possono abitare insieme a tutti noi per un certo periodo. In questo modo, il bambino tenderà a non reprimere, a non lottare, a non eliminare ma, ad accettare.
L’errore in cui si può incappare è quello di negare le emozioni dei bambini, specie in una fase determinante per la salute mentale di tutti come questa che stiamo affrontando. Dunque, potrebbero essere fuorvianti espressioni come: “Non piangere”, “I bambini belli e grandi sono forti”, “Non c’è bisogno di essere triste”; in realtà, il loro mondo è importante alla pari del mondo adulto, così come le loro percezioni, i loro stati d’animo e i loro pensieri intorno alle cose che accadono. Sostenere ed accogliere la presenza di emozioni e momenti critici permette loro di alleggerire il senso di frustrazione e angoscia che può derivare dal sentirsi incompresi.
Oltremodo, il concetto del tempo che scorre è fondamentale da tramandare ai piccoli affinché possano imparare che ogni evento, situazione che sia ha un inizio e una fine. Nel caso di fasi e momenti come questi può risultare confortante l’idea che presto possa ritornare il sereno e con sé la possibilità di ricominciare a fare tutto ciò che porti felicità. A tal proposito, possono essere utilizzati piccoli stratagemmi come la costruzione di un “righello magico” misuratore del tempo che passa, così da avere la percezione che “ieri” è andato via per far spazio al “domani”.
Inoltre, sempre in linea con l’obiettivo di aiutare loro a gestire le proprie emozioni senza restarne sopraffatti, può essere utilizzata la rinomata tecnica del semaforo, in cui ai tre colori principali (rosso, giallo e verde), si associano gli stati d’animo del momento e i relativi comportamenti che si possono attuare. Un suggerimento, dunque, potrebbe essere quello di costruirlo insieme a loro e specificare un messaggio per ogni luce che si accende in un certo istante. Ad esempio, il rosso potrebbe indicare una piccola sosta nel momento in cui ci si sente tanto attivati, il giallo potrebbe indurre alla possibilità di trovare delle soluzioni per spegnere il rosso e, infine, il verde porterebbe a proseguire e a mettere in pratica la soluzione migliore.
Nondimeno è importante che entrambi i sistemi scuola e famiglia, possano spiegare chiaramente ai bambini quali sono le regole e i gesti accurati a cui porre particolare attenzione nella routine quotidiana senza, dunque, mentire perché facciano proprio, il senso di responsabilità e affinché siano consapevoli di quello che accade intorno a loro. In quest’ottica, sarebbe utile fissare una routine che sia abbastanza flessibile rispetto all’età con dei momenti fissi (l’ora dei pasti, l’ora dei compiti) e momenti variabili (attività creative e di svago) in cui possano essere previste anche delle videochiamate all’amico del cuore che non si è potuto abbracciare ma a cui si può dedicare un momento speciale.
La nostra epoca moderna ci ha sorpresi con un evento che nessuno di noi poteva aspettarsi e a cui non eravamo preparati ma, allo stesso tempo, ci aiuta con gli strumenti di ultima generazione a sentirci lo stesso vicini e ad abbracciarci e scambiarci emozioni anche senza toccarci. In fondo, le favole che leggiamo ai nostri bambini prevedono storie in cui i protagonisti si trasmettono amore anche solo guardandosi!