Tutti abbiamo imparato a riconoscere gli effetti benèfici di un “sonno ristoratore”. Durante la notte, infatti, il nostro cervello si rigenera essendo in grado di metabolizzare e incamerare tutte le informazioni ricevute durante il giorno. Inoltre, un buon sonno è in grado di far attivare in modo adeguato anche il nostro sistema immunitario. Lo stress ed eventi improvvisi possono destabilizzarci e “toglierci il sonno”, ed è in questo modo che si instaurano una serie di eventi a cascata che portano il nostro organismo ad essere sempre più stressato e vulnerabile. Da quando in Italia è scoppiata la pandemia si è registrato un aumento dei casi di insonnia con un incremento preoccupante della prescrizione di ipnotici/sedativi. Per ovviare all’uso di questi farmaci che possono creare dipendenza e presentare diversi effetti avversi, la natura ci viene in aiuto grazie a numerose piante.
La maggior parte delle piante fitoterapiche ad azione ansiolitica e sedativa agiscono in modo da attivare il sistema GABA-ergico. Il GABA è un neurotrasmettitore che esercita una attività inibitoria sui neuroni del Sistema Nervoso Centrale, attivando tutti quei processi che portano ad un maggiore rilassamento psico-fisico e all’induzione del sonno.
Quindi, più alta è la concentrazione di GABA a livello delle sinapsi neuronali, maggiore sarà l’effetto sedativo che questo neurotrasmettitore provoca. Molti farmaci di sintesi agiscono potenziando l’effetto del GABA ma provocando diversi effetti avversi e dipendenza farmacologica.
Le piante fitoterapiche, in genere, sono caratterizzate da una più lenta insorgenza dell’effetto farmacologico (minimo 2-4 settimane di trattamento per ottenere i primi effetti) ma da minori effetti avversi e minore dipendenza.
Le piante fitoterapiche con una evidenza clinica consolidata negli anni sono la Valeriana officinalis, da sola o associata a Melissa Officinalis o a Humulus Lupulus (Luppolo) e il Crataegus oxyacantha (Biancospino).
La maggior parte di queste piante agisce modulando il sistema GABA-ergico, infatti sia la Valeriana che la Melissa sono in grado di aumentare l’attività del GABA. L’associazione tra Valeriana e Melissa è particolarmente indicata in quei soggetti che somatizzano gli stati di ansia e stress a livello gastrointestinale poiché entrambi hanno una attività rilassante.
L’associazione, invece, tra Valeriana e Luppolo è indicata nelle donne in menopausa poiché il Luppolo oltre ad avere attività sedativa per azione sui recettori della melatonina, del GABA e attività serotoninergica, ha anche un’attività estrogenica che può essere utile nell’alleviare i fastidi della premenopausa e menopausa.
Il Biancospino ha maggiormente un effetto ansiolitico, ma la sua azione principale è quella antiaritmica, motivo per il quale è indicato in quei soggetti che soffrono di ipertensione associata a stati d’ansia lieve.
Altre piante fitoterapiche utilizzate in questo campo ma con una minore evidenza clinica sono: Passiflora; Camomilla; Lavanda; Escolzia e Tiglio.
La Passiflora e l’Escolzia possono essere adoperate anche nei lattanti e bambini al di sotto dei 3 anni di età. La Passiflora si è, inoltre, dimostrata utile nel trattamento del deficit di attenzione da iperattività (ADHD). Il suo uso è stato valutato in uno studio clinico randomizzato in doppio cieco su 34 bambini, dove la sua efficacia è stata paragonata al metilfenidato. Entrambi i gruppi trattati hanno dimostrato benefici clinici secondo genitori e insegnanti.
La Camomilla viene indicata, sia per le turbe del sonno e degli stati d’ansia, ma anche nel trattamento della dispepsia funzionale e del colon irritabile. Ha inoltre attività antinfiammatoria, cicatrizzante e antibatterica.
Infine, Lavandula Angustifolia, dalla quale si estrae un olio essenziale che, se inalato, è in grado attraverso la percezione olfattiva delle sostanze volatili della lavanda di attivare la trasmissione GABA-ergica favorendo il rilassamento e il sonno. E’ consigliato adoperare l’olio essenziale di lavanda tramite diffusori per ambiente. Al momento è disponibile anche un farmaco assumibile per bocca a base di olio essenziale di lavanda, la cui assunzione è raccomandata sopra i 12 anni di età.
Claudia Franzi
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