Troppo spesso siamo abituati a giudicarci e a sviluppare degli automatismi per cui tendiamo a ripetere sempre gli stessi comportamenti nonostante talvolta siamo consapevoli che essi siano inutili se non addirittura dannosi. Un atteggiamento autodistruttivo in cui incappiamo tutti almeno una volta nella nostra vita e che per molti rappresenta un aspetto fondante della personalità.
Una delle spiegazioni senz’altro più affascinanti di questo fenomeno è stata formulata da Hal e Sidra Stone, due psicoterapeuti americani ideatori della psicologia dei sé e del modello terapeutico noto come Voice dialogue. La teoria della psicologia dei sé ipotizza l’esistenza di una “mappa della psiche”, ossia che la nostra personalità, il nostro Io, non sia monolitico, ma composta da varie parti o “sè”. Tra le parti più comuni ci sono il sé attivista, il perfezionista, il gentile, il responsabile, il sé spirituale, il materialista, fino ad arrivare al bambino interiore. Questo sistema, o team, di sé si forma con lo scopo di proteggere quest’ultima parte, la più antica della psiche di un uomo, ed essa opera nel mondo, cioè manifesta le sue qualità attraverso l’individuo per assicurare protezione e sopravvivenza al bambino, ossia per tutelarne la vulnerabilità (un altro nome con cui è conosciuto il bambino interiore è infatti bambino vulnerabile, ossia feribile, dal latino vulnus= ferita).
Talvolta succede però che un individuo non rispetti le regole del sistema primario in quanto egli possiede anche un altro gruppo, o team, di sé noti come rinnegati. Infatti, la nostra psiche è composta da “tutto” e dal “contrario di tutto”, per cui ad esempio un individuo prevalentemente gentile e disponibile potrebbe comportarsi in una determinata circostanza in maniera egoista e insensibile, oppure una persona attivista, dedita a diverse e svariate attività, potrebbe attraversare un periodo di svogliatezza e pigrizia a causa dell’eccessiva stanchezza accumulata per far fronte a tutti i suoi impegni. Queste parti rinnegate vivono dentro di noi, costituiscono la nostra parte oscura (Jung la chiamerebbe la nostra ombra) e sono sempre pronte ad emergere approfittando di un momento di stanchezza o leggerezza. Le abbiamo represse perché abbiamo operato una scelta, abbiamo deciso di manifestare nel mondo quelle parti di noi che abbiamo ritenuto più idonee a tutelare il nostro bambino vulnerabile. Ma le parti rinnegate non spariscono mai del tutto. Quando emergono possono creare danni, perché lo fanno in modo incontrollato, devastante, come se venisse lanciata una bomba.
SienaSalute propone 1 ciclo di 4 incontri sul tema della felicità per provare a ritrovare una diversa consapevolezza: delle ombre si possono riconoscere anche il dono, le qualità, sfruttarne il potenziale positivo facendo emergere una risorsa nuova che consenta di affrontare le problematiche della vita in modo più efficace.
Ricerca della felicità in corso, come orientarsi tra le possibilità della vita
Ogni lunedì dal 14 maggio 2018 dalle 18 alle 19.30.
PROGRAMMA
PRIMO INCONTRO: La personalità. Conoscere meglio sé stessi per riscoprire le risorse latenti.
SECONDO INCONTRO: La vulnerabilità. Riscoprire il proprio bambino interiore per accoglierne e tutelarne le vulnerabilità.
TERZO INCONTRO: Il critico interiore. Imparare a separarsi dal giudizio e dall’autocritica per ritrovare l’autostima e la capacità di credere in sé stessi.
QUARTO INCONTRO: Le dinamiche di vincolo. Riconoscere le distorsioni nelle relazioni per una vita di coppia (e non solo) più equilibrata.
Costo a partecipante per 4 incontri: 69,00 euro.
Con Arsenio Siani, scrittore e counselor, svolge la sua attività professionale a Siena proponendo con successo sedute individuali o di gruppo.
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