Ogni nuovo inizio porta con sé esperienze apprese, insegnamenti di valore e nuovi bisogni, spesso relativi ad un processo di cambiamento. Cosa implica cambiare? Talvolta anche solo l’idea di cambiamento genera turbamenti e disorientamenti come se si perdesse qualcosa di certo e si viaggiasse in direzioni sconosciute.
Se ci pensiamo, tutta la nostra vita è in continuo movimento, mutamento ed evoluzione. Infatti, il tempo si sposta sempre in avanti e mai ripassa dal via. Sicuramente ci sono dei fattori che aiutano a concepire meglio il cambiamento e, di conseguenza, ad accettarlo. Tra questi c’è la motivazione: siamo spinti a cambiare qualcosa quando ci sentiamo “stretti”, affannati e proviamo sentimenti di dolore e frustrazione. La chiave della motivazione è l’autodeterminazione (che si traduce nel “so di poter fare” e nel “voglio fare”): se non mettiamo in atto comportamenti e procedure in direzione del nostro cambiamento, finiremo per ristagnare lì dove siamo senza modificare nulla.
Questo vuol dire, che dal momento in cui riconosciamo di aver bisogno di qualcos’altro, dovremmo poi concretamente mettere in pratica ciò che desidereremmo. Se vi state chiedendo cosa ne è delle possibili conseguenze indesiderate dei cambiamenti, sappiate che nulla è possibile senza rischi ma tutto è possibile dal momento in cui vogliamo e fortemente vogliamo!
4 segnali che ci indicano di aver bisogno di cambiamento:
-senso di apatia, angoscia, scarsa motivazione nelle normali abitudini quotidiane;
-sentimenti di dolore rispetto a condizioni e situazioni che non generano più benessere;
-procrastinare azioni, bisogni e desideri;
-rimuginio su probabilità pessimistiche che, di fatto, non esistono nel qui & ora.