Alzi la mano chi riesce a trascorrere una giornata senza fare nulla! E per nulla si intende davvero nulla. Tutta la nostra società è sempre di corsa, non si fanno pause e si rincorrono senza tregua e affannosamente gli impegni. Luglio e agosto sono i mesi in cui si rallenta ed è proprio questo il momento giusto per soffermarci sui nostri ritmi e pensare alla nostra salute in modo attento. Il libro di Eliana Liotta, “La vita non è una corsa” edito da La nave di Teseo, racconta della nostra società portando attenzione ad alcuni pilastri della salute umana: alimentazione, sonno, mente sgombra, gestione del lavoro ma soprattutto ai rapporti umani!
La riflessione più importante l’autrice la fa sulle pause e non c’è momento migliore di questo per riflettere sull’importanza che diamo alla qualità del nostro tempo.
La nostra specie è diventata eccessivamente predominante (basti pensare a quanto l’uomo sia stato in grado di modificare così velocemente il clima), il peso di tutti gli esseri umani che vivono sul pianeta terra è di circa 385 milioni di tonnellate!
Lo stress oggi è un dei protagonisti delle nostre vite, lo diceva Antifone nel V secolo a.C. “In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia”. Molti vivono uno stress cronico che si correla ad uno stato di infiammazione che è persistente.
Dormiamo troppo poco e anche male. Ogni essere vivente sulla terra ha un suo orologio biologico interno legato ai ritmi circadiani, oggi seriamente compromessi. Nel nostro corpo sono presenti lancette ovunque! Troppo sollecitati dalla luce artificiale (tra i maggiori elementi dannosi per una buona qualità del sonno), spesso ceniamo tardi e andiamo a letto con la mente affollata e in preda a rimuginii di ogni sorta. Basta tenere una piccola lampada accesa mentre si dorme per causare danni importanti ai nostri ritmi interni.
Il fenomeno del binge watching, guardare tanti episodi di serie tv o fiction prima di andare a dormire, è molto diffuso. Gli scienziati affermano che dormire 7 o 8 ore al giorno deve essere una priorità per tutti mentre in media una persona dorme al massimo dalle 5 alle 6 ore. Ma un buon sonno è un ottimo strumento soprattutto nella prevenzione (per esempio delle demenze) ma non solo!
Presi dagli impegni (sempre più numerosi!) si crea un accumulo di fatica mentale non indifferente che ci danneggia giorno dopo giorno. Dobbiamo abbandonare il multitasking e stare con qualità nelle singole mansioni e dedicarci attenzione.
Le insonnie poi non sono tutte uguali: c’è chi si addormenta presto e si sveglia alle 3, chi ha risvegli in più riprese durante la notte e chi non riesce ad addormentarsi fino alle 2. Tutti sintomi di uno squilibrio che non può essere trascurato. I fattori sono tanti: dalla cena tarda e abbondante con cibi raffinati all’uso dei cellulari, dalla temperatura della stanza al nostro “stato d’animo”, dall’ipervigilianza al metabolismo. Se ne parla tanto dei danni causati dal cattivo sonno ma poi non si fa nulla per cambiare le abitudini e lavorare su se stessi. Così si ricorre a potenti farmaci con la speranza di risolvere il problema.
Ampio spazio nel libro viene dato al nostro rapporto con il lavoro. Poiché trascorriamo gran parte del nostro tempo a lavorare è opportuno chiederci quale è la qualità che dedichiamo e la correlazione con la nostra vita privata. Il lavoro non può essere l’unico scopo della vita, “la nostra piena fioritura umana” deve essere la nostra priorità. Dopo il Covid molte persone si sono licenziate a hanno cambiato vita, lo smart working ci ha messo in condizioni diverse apportando benefici e difficoltà, prima fra tutte l’isolamento. Ed è questo il tema che salta all’occhio in questa bella e intensa lettura: l’importanza delle relazioni umane. Oltre a trovare tempo per noi stessi nel silenzio, attraverso pratiche come la meditazione e la respirazione, è fondamentale coltivare le nostre profonde amicizie. “Il segreto della salute – scrive – è l’amore per gli altri”. La solitudine eccessiva, non quella sana, annienta l’anima e danneggia il corpo (malattie cardiache, declino cognitivo, infiammazioni e tanto altro) e l’isolamento ci fa chiudere alla vita. Anche l’abbraccio è un potente strumento di connessione salutare. Giorno dopo giorno abbiamo la possibilità di migliorarci ed evolvere in meglio grazie alla consapevolezza personale avvalendoci di strumenti sani.
Ma il farmaco principale resta l’attività fisica. Ed Eliana Liotta ce lo ricorda nel suo libro che vi consigliamo come lettura top di questa estate! Non dimentichiamo le pause, momenti sacri che scandiscono la nostra vita autenticamente e se riusciamo ogni tanto stacchiamoci dal cellulare per stare nella realtà viva e goderci il nostro tempo!
“Camminare è diventato un atto di ribellione pacifica contro i tempi che corrono, corrono in senso letterale, sulle auto, su Internet. Camminare è una autodifesa della fretta della modernità, camminare è combattere contro la frenesia sul divano. Si dice che sia una esperienza di guarigione, forse perché è una attività che più di altre agisce sul corpo e mente insieme. Contraiamo i polpacci, con i talloni calchiamo il suolo, la vista spazia su un panorama che cambia man mano che si avanza, il naso percepisce gli odori sparsi nell’aria, l’udito raccoglie l’eco dei suoni intorno. A piedi si può andare lontano ed è più facile che accadano cose da raccontare”.
Buona lettura!