Consiste in una compressa da assumere il più presto possibile dal rapporto a rischio, e comunque non oltre 72 o 120 ore a seconda della formulazione scelta. Il contraccettivo di emergenza non rappresenta in nessun caso un metodo abortivo (come la pillola RU486 a base di Mifepristone, utilizzabile solo in ambiente ospedaliero), tanto è vero che se la fecondazione è già avvenuta non impedisce in nessun modo il verificarsi della gravidanza, ma entrambe le formulazioni agiscono esclusivamente ritardando l’ovulazione, e cioè l’espulsione dell’ovocita dall’ovaio, evitando che questo venga successivamente fecondato.
Dal 2016 l’accesso alla contraccezione d’emergenza in farmacia è facilitato dal fatto che entrambe le formulazioni sono senza obbligo di prescrizione (SOP) per le donne maggiorenni, mentre richiedono Ricetta Medica Non Ripetibile (RNR) per le ragazze minorenni. Possono ritirare il farmaco anche uomini forniti di delega e di un documento dell’interessata (e ricetta se minorenne).
I due farmaci disponibili attualmente in Italia sono:
1) LEVONORGESTREL (LNG): una compressa da mg 1,5 da assumere entro 72 ore dal rapporto. E’ chiaro che prima si assume il farmaco maggiori sono le chance che sia efficace, soprattutto nelle prime 24 ore. Gli effetti avversi, sebbene di lieve entità possono essere: capogiri, mal di testa, ritardo nel ciclo mestruale, fastidio al seno, sanguinamento vaginale, affaticamento, astenia. E’ controindicato se si hanno gravi problemi epatici, se si soffre o si è sofferto di salpingite e/o gravidanze extrauterine, se si sta assumendo Ritonavir. Sconsigliato l’allattamento per 8 ore dopo l’assunzione.
2) ULIPRISTAL ACETATO (UPA): una compressa da mg 30 da assumere entro 120 ore dal rapporto. Questo farmaco si è dimostrato estremamente efficace nel ritardare l’ovulazione anche in prossimità del picco ovulatorio, riuscendo a posticipare l’ovulazione anche di cinque giorni (da qui il nome “pillola dei 5 giorni dopo”). Gli effetti avversi e le controindicazioni sono simili al Levonorgestrel (in più si aggiunge l’asma grave in cura con corticosteroidi) ed è sconsigliato l’allattamento per una settimana dall’assunzione (tirare il latte e gettarlo via).
L’efficacia dell’UPA si è dimostrata del 98%, mentre del 52-94% nel caso del LNG, questo perché UPA riesce a posticipare l’ovulazione fino a cinque giorni anche quando questa sta per avvenire, cosa che non succede col LNG.
Bibliografia:
-Portale del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?lingua=italiano&id=956&area=Salute%20donna&menu=societa;
-Corso ECM FAD per farmacisti:
http://www.contraccezione-emergenza.it/2018/component/gglms/contenuto/modulo_2;
-World Health Organization:
https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/emergency-contraception;
-https://www.farmacoecura.it/donna/la-pillola-del-giorno-dopo-assunzione-controindicazioni-effetti-collaterali-e-dove-trovarla/;
-Associazione Luca Coscioni: