Il respiro ci accompagna incessantemente dal momento della nascita fino alla morte e la sua qualità dipende dall’aria ma anche da quanto ci dedichiamo a esso quotidianamente. In questo momento storico abbiamo visto online corsi e consigli in tutte le salse su come imparare a respirare. Corsi di yoga, meditazione, suggerimenti di vip e guru del fitness. Certo è che il respiro ci accompagna nella nostra vita: ogni minuto respiriamo tra le 12 e le 16 volte e, in una giornata, facciamo oltre 20.000 respiri.
La respirazione, insieme all’alimentazione, rappresenta il nutrimento della nostra vita. Si tratta di un gesto spontaneo e naturale oggi compromesso e su cui lavoriamo veramente poco. In genere la maggior parte di noi respira a metà! Inspiriamo aria perché è indispensabile ma non la espiriamo del tutto. Il risultato è che sospiriamo spesso e ci sentiamo spesso affaticati e senza fiato. Conoscere e regolare il nostro respiro ci può aiutare a stare meglio sotto tanti punti di vista. Il primo passo è portare attenzione al nostro respiro. Si tratta di una pratica lunga e costante, non si migliora il respiro in un solo giorno. Occorre molta pazienza e determinazione. Le pratiche sul respiro sono moltissime e gli esercizi si possono ampliare nel tempo. Nella pratica dello Shiatsu la respirazione è alla base di tutto sia nell’auto shiatsu che nel trattamento a due.
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Facciamo questo semplice esercizio: sdraiati su un tappetino o sul letto con una copertina se necessaria ma senza cuscino iniziamo a fare delle respirazioni più profonde del solito. All’inizio portiamo l’attenzione più sull’inspirazione che sulla espirazione e respiriamo in modo ciclico. Inspirazione ed espirazione hanno la stessa durata formando un’onda. Andando avanti cominceremo ad avvertire delle sensazioni sia fisiche che emotive. Continuiamo a respirare, non occorre reprimere queste sensazioni ma semplicemente osservarle e ascoltarle. Portando l’attenzione solo sul respiro notiamo come queste sensazioni vanno e vengono, con molta probabilità avremo tanti pensieri diversi in mente come: “Devo fare questa cosa”, “Devo dire una cosa a qualcuno”, “Domani farò…”, “Ma a cosa serve questo respiro”, “Mi sono dimenticata di…”, etc…
Quando abbiamo questi pensieri non lasciamoci prendere da essi perché i pensieri tendono a creare altri pensieri e altri pensieri ancora altri e così via. Osserviamoli, distacchiamocene e ritorniamo sempre al respiro. Non emettiamo giudizi su quanto stiamo vivendo ma limitiamoci semplicemente a stare nel “qui e ora” e osserviamo. Per esempio “Ho un formicolio a questa gamba”, oppure “Avverto un leggero bruciore al ginocchio”, “I miei piedi sono molto freddi” o “Mi gira un po la testa” e così via. Cogliamo in questo modo i piccoli segnali che il corpo ci invia accettandoli come sono senza preoccuparci ma lasciando scorrere e abbandonandoci al flusso naturale delle cose e della vita. Buona pratica!