Le nostre vite sono diventate corse contro il tempo, un continuo affanno per raggiungere più risultati possibili sia nella vita privata che lavorativa. È bene avere una vita piena e soddisfacente ma a volte si esagera tanto da entrare in circoli viziosi da cui difficilmente poi si esce arrivando a raggiungere vere e proprie patologie.
Lo stress è una risposta psicofisica che l’organismo mette in atto in risposta a compiti cognitivi, emotivi o sociali, che sono valutati come eccessivi dalla persona. Questo significa che un evento stressante per qualcuno potrebbe non esserlo per altri e che, uno stesso evento in fasi di vita diverse, può risultare più o meno stressante. Tuttavia, nella nostra vita quotidiana sono numerose le fonti di stress e un’attivazione eccessivamente intensa o prolungata nel tempo può compromettere il nostro benessere. Siamo tutti consapevoli che lo stress è un forte ostacolo per il nostro benessere e la nostra vitalità e oggi – come mai – è costantemente presente nelle nostre giornate. Quello di cui non siamo consapevoli è che lo stato di tensione e malessere è spesso causato dalla nostra erronea interpretazione di questo stato. Lo stress non è sempre una cosa cattiva; infatti può essere una fonte di energia che ci spinge ad agire e a raggiungere i nostri obiettivi.
Le nostre risposte allo stress si manifestano sotto forma di emozioni: paura, rabbia, tristezza e ansia. Quando le ascoltiamo capiamo che ci indicano che qualcosa non va, che c’è qualcosa che dobbiamo cambiare. Spesso però crediamo di non poterci permettere il lusso di fermarci per capire qual è il problema e come porvi rimedio. Ma se non prendiamo del tempo per noi, non avremo mai modo di fare quello che vogliamo e ci limiteremo a inseguire obiettivi forse “suggeriti” da altri.
I sintomi più comuni dello stress.
Ci capita spesso di dire che siamo “stressati” ma forse con poca consapevolezza di cosa significhi veramente questa affermazione e senza avere ben chiaro quali siano tutti i sintomi legati a questo stato. Infatti, non tutte le reazioni allo stress sono facili da individuare e riconoscere, e alcune volte siamo portati a sottovalutare il problema. Per semplicità possiamo dividere i sintomi in quattro categorie:
sintomi fisici: mal di testa, mal di schiena, tensione nel collo e nelle spalle, mal di stomaco, tachicardia, sudorazione delle mani, extrasistole, agitazione costante, problemi di sonno, stanchezza, capogiri, perdita di appetito, problemi sessuali, ronzio nelle orecchie, indebolimento delle difese immunitarie;
sintomi comportamentali: digrignare i denti, alimentazione compulsiva, assunzione di alcolici, atteggiamento critico e aggressivo verso gli altri, difficoltà a portare a termine un compito;
sintomi emozionali: tensione, rabbia, nervosismo, ansia, pianto frequente, senso di impotenza, incertezza costante, vedere tutto negativo;
sintomi cognitivi: difficoltà a pensare in maniera chiara, problemi nella presa di decisione, distrazione, preoccupazione costante, perdita del senso dell’umorismo, mancanza di creatività.
Come conseguenza di uno stress cronico possono comparire anche altri disturbi quali ad esempio disturbi psicosomatici, disturbi dell’umore, disturbi da ansia generalizzata e della sfera sessuale.
Insomma lo stress compromette decisamente la nostra vita. Se ben gestito può essere un campanello d’allarme per le nostre vite, al contrario diventa un temibile nemico da cui dovremmo imparare a stare alla larga.
Abbiamo chiesto ad Eva Venturini, psicologa e psicoterapeuta a Siena, come si può affrontare lo stress e come combatterlo.
“I metodi o le terapie per far fronte allo stress sono vari; per una scelta consapevole il focus dovrebbe stare nel sentirsi in sintonia con l’approccio proposto da un professionista. Per questo motivo non si può parlare di un metodo migliore di altri ma del miglior metodo per una specifica persona che le consenta di raggiungere la consapevolezza del proprio stato, di imparare i metodi di gestione delle emozioni e di modificare i comportamenti disfunzionali. Il punto di partenza, a mio avviso, è la consapevolezza e l’accettazione delle proprie emozioni, anche quelle terribili che non ci fanno dormire la notte. Quando siamo consapevoli delle nostre emozioni e le accettiamo, siamo in grado di valutare la gravità del problema, darle il giusto peso e trovare la soluzione più adatta. Uno dei metodi più usati per gestire lo stress, senza intraprendere una psicoterapia, è quello del rilassamento che spazia dalla mindfulness al training autogeno. Inizialmente è importante essere seguiti da un terapeuta perché’ finché si è inesperti è difficile riuscire a lasciar andare il flusso continuo dei pensieri. Vi è mai capitato di provare a rilassarvi e scoprire che più si tenta di farlo e più aumenta lo stress?
Al contrario, nel momento in cui smettiamo di voler controllare il nostro stato d’animo, la tensione diminuisce e ci scopriamo rilassati. Perché succede questo e cosa significa veramente essere rilassati? Rilassarsi significa cedere il controllo, entrare in contatto con ogni parte del nostro corpo accettando ogni sua piccola tensione. Il flusso del pensiero non svanirà, ma saremo in grado di lasciarlo scorrere senza saltare freneticamente da un pensiero all’altro. Se i metodi di rilassamento non dovessero essere sufficienti si può pensare di iniziare un percorso di terapia individuale, che sia ad orientamento cognitivista o gestaltico l’importante è sentirsi in sintonia con il terapeuta e con la modalità proposta per raggiungere gli obiettivi sperati.
Le emozioni giocano un ruolo fondamentale nell’adattamento della persona all’ambiente in cui vive, per cui ritengo indispensabile partire dalla consapevolezza delle emozioni provate o evitate al fine di stimolare la naturale capacità di reagire alle situazioni stressanti.”
3 domande a Matteo Fellini, personal trainer a Siena
1.Come lo sport e l’attività fisica in generale possono aiutare ad allentare le tensioni accumulate durante una giornata?
Sono numerosi gli studi che lo confermano: fare attività fisica con regolarità aiuta a diminuire lo stress ed attenuare gli stati di ansia o depressione. Quando facciamo sport, pratichiamo una disciplina o semplicemente ci muoviamo energicamente, il nostro corpo rilascia endorfine che favoriscono calma e benessere psico-fisico. Il movimento contribuisce a ridurre le tensioni muscolari e favorisce il riposo notturno. È, inoltre, uno dei principali fattori che influisce positivamente sul proprio aspetto e la propria forma fisica aumentando soddisfazione personale ed autostima. Provare per credere.
2.Quali pratici consigli puoi dare alle persone che vivono un periodo di forte stress lavorativo o nella vita privata?
Sono due i consigli che mi sento di dare. Il primo: dedicate del tempo a voi stessi e alla cura del vostro corpo. Ad esempio, ogni 2 o 3 giorni, ritagliatevi 30 minuti per una passeggiata nel verde o una corsa con gli amici. Oppure iscrivetevi in una palestra e decidete come vorrete apparire da qui ai prossimi 3 mesi. Definite il vostro obiettivo di salute e forma fisica, perseguitelo con determinazione e fate in modo che diventi per voi un momento di piacere quotidiano, riparo dalla routine e dallo stress lavorativo. Il secondo: iniziate ogni giornata alla grande e concludetela in modo straordinario. Che optiate per svolgere un allenamento mattutino, farvi una doccia ghiacciata, dedicare 5 minuti alla meditazione o ascoltare la vostra canzone preferita, l’importante è che definiate un’azione che vi faccia partire con il piede giusto e che vi aiuti a mettere a fuoco i vostri obiettivi. Dopodiché, procedete per piccoli passi ma senza fermarvi, fate ciò che deve essere fatto, non lasciate niente in sospeso e sopratutto, dalla scelta più banale alla decisione più difficile, non rimandate mai a domani ciò che può essere fatto immediatamente. Un rito che, se ripetuto nel tempo, metterà ordine nella vostra vita e farà si che possiate andare a letto la sera pienamente soddisfatti perché consapevoli di aver dato il massimo.
3.Come un personal trainer può sostenere l’individuo sottoposto a stress eccessivo?
Un bravo trainer è in grado non solo di far allenare correttamente e in modo produttivo i propri atleti, ma anche di motivarli, di spingerli a migliorare loro stessi e a superare i loro limiti, di far sì che acquisiscano nuova sicurezza. Allenarsi può portare l’atleta a vivere sensazioni straordinarie. Queste non solo aiutano a diminuire stress e tensioni ma sono catalizzatori di nuova forza ed energia.